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18 Aprile 2023

COME SI CHIAMANO GLI STIVALI DA PIOGGIA?

Gli stivali da pioggia si chiamano Galosce, ma anche Wellington…
☛ Saranno la stessa cosa? Vediamolo insieme.
 

COSA SONO LE GALOSCE?

 
CALOSCIA o GALOSCIA (dal fr. galoche, di etimo incerto; ingl. galosh, rubber shoe). Indumento che si porta sopra la scarpa per difendere meglio le estremità dal freddo e dall'umido.

La nascita delle galosce si dice risalga ai primi del ‘900, quando venivano chiamate “sovrascarpe”, anche se abbiamo testimonianza di questo tipo di rivestimento per le scarpe già all'epoca della Roma repubblicana con il termine "gallicae".

Nel ‘900 erano composte da una copertura di materiale resistente alla pioggia e al fango che veniva sovrapposta alla tomaia delle scarpe per proteggere i piedi. Tuttavia, i primi modelli prevedevano anche un tacco in legno aggiuntivo, mentre quelli successivi coprivano l'intero polpaccio fino al ginocchio, anticipando gli attuali stivali antipioggia.

Secondo alcune fonti, l'invenzione delle galosce in gomma foderate internamente in panno è da attribuire a Lord Radley, un signore inglese di campagna afflitto da fortissimi reumatismi, il quale cercò una soluzione per ridurre il dolore proteggendo i suoi piedi.

Nel corso degli anni, le galosce hanno subito numerose evoluzioni. Negli anni '20 del ‘900, la gomma vulcanizzata impermeabile brevettata da Charles Goodyear (re degli pneumatici) ha rivoluzionato il mercato, sostituendo materiali tradizionali come legno e metalli. In questo contesto, anche le galosce hanno beneficiato dell'innovativo materiale, favorendo la diffusione degli stivali in gomma resistenti all'acqua, più leggeri e meno ingombranti.

Molti modelli di galosce presentavano una forma sagomata che aderiva perfettamente alla forma della scarpa sottostante, mentre altri erano più alti, avvolgendo la gamba fino sotto il ginocchio. Questi ultimi vennero gradualmente sostituiti da stivali in gomma, tra cui anche modelli più corti alla caviglia, disponibili in vari colori e fantasie.

Negli anni '20 e '30, le galosce divennero popolari anche tra le donne, grazie alla loro versatilità come scarpe da equitazione e per proteggersi dalla pioggia. Venivano spesso abbinate ad un look sportivo e alla moda dell'epoca.

Con l'avvento degli stivali in gomma veri e propri a partire dagli anni '40, le galosce hanno iniziato a perdere terreno. Tuttavia, negli ultimi anni, gli stivali antipioggia in gomma sono tornati di moda in vari modelli e colori, riproponendo un'idea di scarpa comoda e resistente.

Le Galosce per la Pioggia.

Le galosce da pioggia, oggi, sono tra gli oggetti tattici che devono essere inclusi nella scelta del guardaroba. Queste scarpe sono ottime durante l'autunno, quando si verificano le prime piogge, ma anche durante l'inverno per fare fronte alle nevicate. In questo modo, ci si possono evitare piedi bagnati e malanni di stagione.

La scelta delle galosce da pioggia deve basarsi sulle esigenze individuali. Sul mercato, ci sono molte varianti di queste scarpe come quelle con colori vivaci e allegre fantasie, adatte a tutti, ma anche quelle monocromatiche dalle linee eleganti.

E se si pensa che le galosce siano solo per donne e bambini, ci si sbaglia! Le galosce da pioggia non dovrebbero essere assenti nemmeno dal guardaroba maschile. Perfetti per il lavoro, questi stivali possono anche essere usati per escursioni nel bosco o per fare giardinaggio.
 

COSA VUOL DIRE STIVALI WELLINGTON?

 
Stivali Wellington (in ingl. Wellington boots o Wellies) erano in origine un tipo di stivale in pelle, adattamento dagli stivali assiani (importati per la prima volta in Inghilterra tra il 1794 e il 1795).


Grazie alla diffusione del celebre stile lanciato da Arthur Wellesley, duca di Wellington, gli stivali di questo design divennero un must-have nell'abbigliamento pratico sia per l'aristocrazia inglese che per la borghesia agli inizi del 1800. Il nome "Wellington" viene spesso usato per indicare gli stivali impermeabili in gomma che oggigiorno sono di uso comune.

I moderni stivali Wellington sono impermeabili e sono di solito realizzati in gomma o in polivinilcloruro (PVC). Sono particolarmente adatti per camminare su terreni fangosi o bagnati o per attraversare pozzanghere e ristagni d'acqua. La lunghezza standard di questi stivali arriva solitamente appena al di sotto del ginocchio, ma ci sono anche versioni più corte.

Questi stivali sono stati utilizzati e vengono tutt'ora realizzati in diversi setting industriali: con punte rinforzate per l'industria pesante, per proteggere i piedi da fango e sporcizia nell'ambito minerario, dagli sversamenti chimici nei reparti chimici, e dal fango e dagli agenti atmosferici in orticoltura e agricoltura; spesso sono usati anche in ambito sanitario negli ospedali. Esistono anche altre tipologie di stivali, come quelli utilizzati nell'ambito nautico per evitare di danneggiare il ponte delle imbarcazioni (dotati di suole antitraccia e antiscivolo). Ma quelli che vanno per la maggiore sono i Wellington legati alla moda.
 

Gli stivali Wellington nella moda.

Per molto tempo, nonostante la loro nobile origine, gli stivali Wellington sono stati considerati fuori moda. Da tutti, ma non dall'Inghilterra, uno dei paesi più piovosi, che in realtà li ha visti nascere e li ama da sempre. Sono famosi, infatti, gli scatti di Diana e Carlo con gli stivali alti e la giacca Barbour, mentre passeggiano in campagna, copiati anni dopo da William e Kate e da Harry e Meghan, o della tenuta d'ordinanza all'aperto della Regina Elisabetta.

Dal 2021 però, i grandi nomi della moda li hanno riportati sulle passerelle, sia in versione militare dipinta di verde scuro, sia nelle varianti pop in turchese, verde fluo o total white. E ora più che mai, gli stivali in gomma sono diventati un accessorio di tendenza. Non sono più riservati solo alle attività all'aperto, come passeggiate in campagna o giornate di pioggia, bensì una calzatura da indossare sotto gonne e pantaloni, in città, con il sole e su look per eventi mondani.

Sono un must-have per le collezioni di molti stilisti. Vivienne Westwood li propone in un nero rigoroso, tagliati sotto il ginocchio, e Prada fa sognare con i colori pastello degli anni '60. Stella McCartney gioca con l'immagine suola in gomma a carro armato, mentre Bottega Veneta presenta stivali in gomma bassi dall'accecante tonalità fluo. Una volta trovato il modello perfetto, il gioco è fatto.
 

QUINDI GALOSCE O WELLINGTON?


Forse entrambi. Infatti, secondo Google Trends, il termine più ricercato dagli italiani nell’ultimo anno per identificare gli stivali da pioggia è proprio galosce, ma nel mondo della moda i preferiti sono i Wellington. Quindi se si vuole acquistare uno stivale da pioggia, da pesca o giardinaggio si acquista una galoscia, se si vuole uno stivale antipioggia alla moda e fashion si compra un Wellington.

Ma che tu dica galoscia o Wellington poco cambia. Secondo noi la differenza la fa il cliente, con il suo stile e le sue esigenze, non il nome del prodotto.

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